Prime reazioni alla relazione dell’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni presentata quest’oggi, che mostra come Sky Italia sia ormai la seconda televisione del nostro paese per ricavi ottenuti. A farne le spese è stata Mediaset, scesa al terzo posto, mentre la Rai resta il primo network.
“E’ solo l’inizio - dice sorridendo James Murdoch, presidente di Sky Italia - L’azienda va bene e siamo molto orgogliosi. Il mercato è ampio, c’è spazio per altri soggetti: più competizione vuol dire più dinamismo. Speriamo di continuare a crescere, potranno farlo anche gli altri. I clienti sono felici e vogliamo renderli ancora più soddisfatti” ha concluso il figlio di Rupert.
Una visione forse un po’ ottimistica, quella della rete satellitare, che comunque dimostra come i numeri della tv a pagamento si stiano facendo sempre più importanti. Non a tal punto, però, da spaventare Mediaset.
“Prendiamo atto del sorpasso” ha dichiarato il presidente del gruppo di Cologno Monzese, Fedele Confalonieri, ricordando però che “l’importante è la bottom line, ossia fare gli utili”. In questo senso, le tv della famiglia Berlusconi sono ancora una potenza senza eguali in Italia. La crescita del polo pay potrebbe però cambiare, almeno in parte, le carte in tavola.
Anche perché, le alte sfere Mediaset sembrano aver preso un granchio quanto alla lettura degli equilibri di settore. Non meno di una settimana fa, infatti, presentando gli ottimi dati del digitale terrestre del Biscione, Pier Silvio Berlusconi aveva dichiarato: “La crescita di Sky si è fermata”.
La tempistica è, a posteriori, quanto meno rivedibile.
Via Quo Media
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