Lavazza e il mercato del caffè
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Nel mercato mondiale del caffè le stime di consumo per l'anno 2002-2003 si sono attestate intorno ai 110 milioni di sacchi (60 kg), mentre per il 2003-2004 si annuncia una crescita che porterà il dato intorno ai 112 milioni di sacchi.
In Italia il settore del caffè è più che mai solido: il consumo procapite di caffè tostato in Europa, infatti, vede l'Italia in decima posizione, con 4 kg di caffè consumati in un anno per persona, ma al primo posto per atti di consumo. Il caffè, quindi, essendo da secoli parte della cultura gastronomica italiana, continua ad essere un classico e intramontabile consumo nostrano. Il consumo di caffè è sostanzialmente immutato da anni come quantità, ma è in continua evoluzione per quanto riguarda le modalità.
Al tradizionale espresso classico, infatti, si sono affiancate negli anni sempre nuove miscele e nuove tipologie di prodotto e nuove modalità di fruizione, che hanno di fatto reso ancora più vivo e interessante questo mercato.
In questo scenario Lavazza può contare su un fatturato di bilancio pari a circa 765 milioni di euro (dati riferiti all'anno di esercizio 2002), con un incremento del 3,2% rispetto all'anno precedente. Allo stesso tempo l'azienda può contare su un utile netto pari a 103,1 milioni di euro: il massimo storico finora raggiunto dal Gruppo Lavazza.
Lo scenario competitivo nel mercato del caffè vede il Gruppo Lavazza posizionarsi al sesto posto tra le aziende che si occupano di torrefazione per quanto riguarda l'acquisto di caffè verde.
Lavazza, tuttavia, è la prima azienda monoprodotto caffè nel mondo, con oltre 2 milioni di sacchi importati nel 2002, e con una solida presenza commerciale in oltre 80 paesi.