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Boutine.com una social boutique virtuale per comprare e vendere moda
Di Altri Autori (del 14/08/2012 @ 07:52:27, in Aziende, linkato 2243 volte)

Il trend crescente che vede Pinterest come un social network particolarmente gradito all’universo femminile, sta rapidamente spingendo il mondo del business online a studiare nuove ed efficaci soluzioni per stimolare la parte “in rosa” dei social network. Soprattutto quella di coloro che, attraverso la condivisione di contenuti digitali (soprattutto foto e video), racconta e promuove esperienze di prodotto.

Ecco perché in poco tempo ha preso piede una startup come Boutine.com, che consente alle donne di creare la propria boutique online, ed attraverso il mix e la rielaborazione di prodotti e contenuti preesistenti, ”creare collezioni” o caricare le proprie produzioni.
Pur non essendo l’unico in questo settore (Polyvore propone una soluzione simile), prevede in realtà un’opzione in più: la possibilità di fare del portale una piattaforma di mediazione per la compravendita dei prodotti realizzati o promossi dagli utenti.

In questo modo, boutine.com non è più soltanto un portale di condivisione, ma ha le potenzialità per divenire una vera e propria piattaforma di e-commerce. Un aspetto che sarebbe facilitato nella crescita business dall’esperienza del suo fondatore Prahmod Dabir, che era un professionista specializzato in investment banking.

Dabir e il suo Boutine.com puntano a raccogliere “l’ispirazione nella moda dalle utenti”, anche attraverso fenomeni di curation, ma sfruttandoli per potenziare i possibili business connessi all’e-commerce. Boutine.com infatti, organizza e presenta i pezzi che possono essere combinati tra loro dagli utenti per creare la proria “linea” di abiti e accessori e, tra quelli selezionabili, ci sono capi direttamente in vendita attraverso la piattaforma. Si tratta di più di 2mila singole voci tra borse, vestiti, gioielli ed altri accessori; con un prezzo medio di 150 dollari, attentamente selezionati e inseriti online da 75 designers.

Gli utenti possono anche caricare le proprie foto da Instagram, relative a “proprie collezioni” d’abbigliamento, così da poter individuare online i prodotti che siano abbinabili agli abiti e gli accessori che già si possiedono. Ogni collezione completa può essere condivisa con gli amici su tutte le principali piattaforme di social networking (Twitter, Pinterest, Facebook), oppure sul proprio blog sia attraverso i codici da incorporare sia con l’apposito plugin per WordPress.
Quando un utente decide di acquistare un prodotto, la compravendita avviene direttamente tramite il portale, senza altri intermediari. È in quest’aspetto la formula di remunerazione del sito: boutine.com trattiene per se una commissione del 20% sui prodotti venduti, il resto va agli “stilisti” (cioè le utenti che hanno contribuito ad assemblare il set o a realizzare i prodotti)  decurtato delle spese e di una provvigione pari al 10% che va alla titolare della boutique online che ha venduto il capo. Boutine si incarica inoltre di distribuire equamente un compenso, tra tutti coloro che hanno aiutato a portare a termine l’affare: blogger, stilisti e appassionati di moda (che rappresentano poi la vera parte attiva della piattaforma e generano “le collezioni” in vendita).

Il sito è oramai uscito dalla fase beta e si sta rapidamente diffondendo, facendo emergere già alcuni dati sui tempi d’impiego: mediamente 25 minuti a visita, con una media di 3 o 4 visite al mese per utente.

Segnali interessanti per un trend che potrebbe rapidamente attrarre anche brand, o settori della moda,  ancora non coinvolti nelle realtà più ampie o di retail online come Yoox; oggi sempre più forte sul mercato grazie alle nuove partnership.

Via Tech Economy