Beh, probabilmente per ora questo titolo vi parrà oscuro ma a breve quella descritta non sarà un’esperienza così surreale, visto che il cinguettio sarà su Twitter.
Twitter è un servizio di microblogging che consente agli utenti di mandare aggiornamenti al proprio status con brevi messaggi di testo (140 caratteri).
Da molti è individuato come la prossima applicazione di massa per il web 2.0 e, stando a quanto riportato da ComScore Media Matrix, il sito ha raggiunto ad aprile 17 milioni di visitatori statunitensi, l’83% in più rispetto a marzo e il 3000% in più dello scorso anno.
Sicuramente dunque si presta ad essere un canale di marketing, a patto che sia usato bene.
Per chi è dunque Twitter?
1) Per chi ha tanti contenuti freschi e frequentemente aggiornati, nessuno si interesserebbe di un aggiornamento fatto una tantum ogni mese.
2) Per chi ha già altre iniziative sul web in pista: Twitter si integra ottimamente con siti e blog grazie ai servizi aggiuntivi e alle API. Un canale di twits senza legami e fine a se stesso mi sembra poco utile per noi e per i navigatori, mentre Twitter ci aiuta ad aggiornarci real time su blog, eventi e quant’altro ci interessi.
3) Per chi sa parlare ai clienti in modo non solo promozionale: come recita una delle tesi del ClueTrain Manifesto “le conversazioni tra esseri umani suonano umane. E si svolgono con voce umana”. Potete parlare di promozioni e offerte ma non focalizzatevi solo su questo e scegliete bene il linguggio e i temi.
4) Per chi lavora sui social media con un approccio strategico: anche per Twitter occorre avere fatto un ragionamento strategico sulla base degli strumenti teorici e pratici di cui ho più volte parlato recentemente.
5) Per chi sa misurare i risultati in modo nuovo: ho già avuto modo di dire che la misurazione del ROI dei social media è possibile a patto di non rimanere prigionieri dei vecchi schemi. In questo bel post Leonardo Bellini spiega molto la logica e gli strumenti per misurare Twitter.
E voi, adesso che ne sapete qualcosa di più, siete pronti a far cinguettare il vostro marketing?
Gianluigi Zarantonello
via http://webspecialist.wordpress.com