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Social network, meglio avere tanti contatti o essere molto selettivi?
Di Gianluigi Zarantonello (del 13/01/2009 @ 08:00:00, in Internet, linkato 1706 volte)

Ormai il social networking è diventata un’attività, e anche forse una moda, estremamente diffusa nel nostro paese.
La maggiore esperienza diretta sta portando molti a chiedersi quale sia il modo migliore per utilizzare questi strumenti, specie in ottica business, e quale sia il migliore approccio nella gestione delle proprie reti.

Uno dei temi sicuramente più caldi è quello delle connessioni, meglio averne tante oppure è bene essere selettivi negli inviti e nell’accettare richieste di contatto?

Provo a fare qualche mia considerazione relativa solo all’ambito dei business social network che frequentiamo per motivi di lavoro o di interesse professionale.

Negli studi sociali il numero di Dumbar ci dice che possiamo ragionevolmente intrattenere rapporti di reale conoscenza al massimo con circa 150 persone: dunque secondo questa visione tutti i numeri superiori di connessioni non sarebbero veri contatti.

Dall’altra parte però troviamo le riflessioni di Anderson sul web come mercato a coda lunga: rispetto alle reti sociali offline con pochi click e utilizzando dei filtri come settore di attività, ruolo, area geografica possiamo velocemente selezionare dei contatti interessanti in una quantità virtualmente illimitata di possibili connessioni.

E dunque? La personale visione mi porta a dire questo:

1) E’ bene selezionare con cura i nostri contatti seguendo una certa linea di operato: ad esempio potremmo cercare di contattare nuove connessioni ragionando su di un tipo di ruolo in un determinato settore. Avere troppi contatti disparati è una fonte di ‘rumore’ che ci impedisce di percepire i nostri reali interessi.

2) Per contro sono propenso ad accettare le richieste di connessione: sono pur sempre frutto di una manifestazione di interesse e ci possono aprire, a livello di contatti di secondo livello, un mondo di possibili relazioni utili.

3) La gestione delle relazioni è un lavoro lungo: se non gestiamo con impegno i nostri network e siamo passivi non ne trarremo nulla (i contatti interessanti non arrivano da soli). Inoltre connessioni che oggi ci sembrano inutili potrebbero tornare preziose un giorno, per cui non precludiamoci opportunità a priori trascurandole del tutto.

4) Come tutti i mercati a coda lunga anche quello delle connessioni è governato dai filtri: dunque nel profilo cerchiamo di dare le informazioni giuste su di noi e casomai proviamo a frequentare qualche gruppo che ci interessa veramente, dove poter trovare persone che condividono i nostri interessi.

Le mie naturalmente sono riflessioni brevi e credo che questo sia un tema interessante e ricco di spunti, per cui dopo aver lanciato il sasso sarei curioso ora di sentire le vostre opinioni.

Gianluigi Zarantonello
via http://webspecialist.wordpress.com