Un articolo apparso in questi giorni su MediaGuardian evidenza come oltre i 2/3 delle aziende non percepiscano chiaramente il pericolo rappresentato per l’immagine del brand dalle dichiarazioni e recensioni che appaiono nei forum e nei blog sul web. La recente Blog Relations PR Survey ha messo in evidenza innanzitutto che più di 1 su 4, tra i manager che hanno risposto al sondaggio, ritiene che i blog con una grande popolarità siano in grado di influenzare l’immagine percepita dell’azienda (soprattutto in America, esistono blog specifici e molto frequentati, che prendono spesso di mira grossi player come Ryanair, Dell e BT). Oltre il 60% dei responsabili comunicazione intervistati è inoltre convinto che i blog frequentati da impiegati scontenti o clienti esasperati possano danneggiare la reputazione dell’azienda.Non tutti però sono dello stesso avviso e alcuni manager intervistati hanno dichiarato di considerare i blog come una delle tante realtà esterne che possono esercitare pressioni sull’azienda, ma che non per questo si debba “perdere tempo” cercando di comunicare con gli utenti.
Un aspetto sottolineato da molti è la consapevolezza che per molte aziende spesso sia difficile relazionarsi con questi blog in maniera efficace. La natura stessa della comunicazione, e le modalità di funzionamento dei blog sono infatti molto diverse dai tradizionali canali di comunicazione, e richiedono un approccio specifico. Ciò non toglie che siano però fonti inesauribili di informazioni del valore del proprio brand: in America l’80% dei manager che si occupano di comunicazione frequentano alcuni di questi blog almeno 5 volte a settimana, mentre se ci spostiamo in Europa la percentuale scende a meno del 36%.Nonostante queste difficoltà, proprio a seguito del riconoscimento dell’importanza di questi strumenti, alcune aziende, anche in Europa, si stanno organizzando per monitorare le comunità on-line, identificando le modalità più efficaci per entrare in relazione con loro. Se da un lato in questo modo le aziende potranno continuare nella ricerca di informazioni utili attraverso un media diretto e reale come internet, dall’altro c’è di sicuro alla base del tutto la speranza non tanto recondita di gestire e manipolare le informazioni che circolano sul blog.Č la speranza che internet sta dando alle aziende da quando è nato, prima con i forum, poi con le community e ora con i blog. Gli interrogativi sono sempre gli stessi: come convincere gli utenti che gli sto offrendo uno spazio gratuito e “libero”? E se li convincessi, come monitorare l’informazione ed essere proattivi rispetto al mercato? Ma più di tutto, ciò che ancora non è chiaro è quanto l’investimento in un blog “aziendale” (che presupporrebbe come minimo un team di gestione tecnica, una redazione e un reparto marketing) possa essere redditizio in termini di costo contatto e risultato. In attesa quindi di poter giudicare dati alla mano l’eventuale strategicità di promuovere un blog o un forum all’interno del proprio sito, ritengo sia comunque utile essere consapevoli dell’importanza che queste nuove forme di comunicazione attualmente rivestono sia per capire meglio il reale punto di vista degli utenti che la percezione che questi ultimi hanno dell’immagine della nostra azienda.
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