Le previsioni elaborate dall’istituto ZenithOptimedia preannunciano un aumento globale delle spese legate al settore dell’advertising pari al 6% entro l’anno: gli investimenti pubblicitari, secondo i dati pubblicati, raggiungeranno i 517,5 miliardi di dollari. Asia Pacifico, Europa Centrale e Orientale e America Latina saranno i mercati che porteranno maggiori guadagni.
Per l’anno 2008 Nord America ed Europa Occidentale guadagneranno rispettivamente 3,5 e 3,7 punti percentuali, mentre le proiezioni per gli altri Paesi attestano una crescita media che oscilla tra l’11,1% e l’11,8%. Per l’Asia Pacifico è previsto un tasso di crescita dell’8,5%; per l’Europa Centro-orientale la crescita sarà del 17,4 %; l’America Latina guadagnerà il 17,5%, mentre l’Africa, il Medio Oriente e i restanti Paesi il 12,8%. Il valore del mercato pubblicitario del Nord America raggiungerà entro la fine dell’anno i 195 miliardi, seguito dall’Europa Occidentale (124,4 miliardi).
I ricavi pubblicitari nelle aree dell’Asia Pacifico toccheranno, a detta delle stime, i 111,5 miliardi, mentre nell’Europa Centro-orientale saranno di circa 37 miliardi; in coda l’America Latina, che registrerà invece i 30,9 miliardi e Medio Oriente e resto del mondo con 18,6 miliardi.
Decisivo sarà il traino dei mercati in via di sviluppo che, tra il 2007 e il 2010, eserciteranno un’incisività del 62% sulla crescita globale. Nonostante le future tendenze diano voce agli altri mercati, gli Usa rimangono comunque l’attore principale del panorama pubblicitario mondiale, registrando 17,7 miliardi (con un tasso di crescita del 9,9%); seconda la Cina con 10,2 miliardi (e con un tasso del 63,5%); segue la Russia con 8,2 miliardi (in crescita però del 92,1%). A ridosso della top 5 troviamo il Brasile che nel settore dell’ad accumula 7,7 miliardi (crescendo del 79,6%) e il Regno Unito che, con 5,8 miliardi, cresce del 22,8%. Sempre nella top 10: India, Giappone, Corea del sud, Sud Africa e Filippine.
Per quanto riguarda gli investimenti pubblicitari in ambito televisivo, si prevede un aumento fino a 192 miliardi entro l’anno, che nel 2009 dovrebbero diventare 201,9 per poi passare, nel 2010, a 213,2. Anche le spese dell’online aumenteranno dal 10,2% di quest’anno al 13,6% nel 2010.
Via Quo Media