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Assinform: mercato Ict in frenata. Tlc in stallo, ma le famiglie consumano pił tecnologia
Di Altri Autori (del 18/03/2008 @ 07:47:40, in Tecnologie, linkato 3250 volte)

Il mercato dell'Ict (informatica più telecomunicazioni) cresce nel 2007 dello 0.9%, poco rispetto al 2006 quando era cresciuto del 2 per cento. La caduta si deve alla calma piatta che regna nel comparto delle telecomunicazioni per il secondo anno consecutivo e che rovescia quella che è stata la tendenza principale fino a due anni fa, quando le telco trainavano e l'It seguiva a ruota; oggi avviene il contrario. Questo il dato più macroscopico che salta agli occhi leggendo i dati preliminari sull'andamento del settore Ict in Italia nel 2007, rilasciati oggi da Assinform (l'indagine, come al solito, è stata realizzata da Netconsulting). Il settore Tlc scende ai minimi storici, più 0,4% contro il più 2,1% del 2006. L'It cresce invece del 2%, pari a un incremento dello 0,4%; che si sia aperto un ciclo? Cresce l'hardware (+4,8%), grazie al buon andamento della domanda di Pc, che registrano un +13,1% in unità e un +5,5% in valore. La crescita dell'Ict in Italia è lontana da quella mondiale (più 5,5%), anche se fa ben sperare una consapevolezza diffusa dell'importanza dell'Ict. Di fatto, nei numeri, la famiglia italiana consuma più tecnologia: dal 2005 al 2007, la penetrazione del cellulare nelle famiglie italiane è infatti passata dall'80,8 all' 85,5%, quella del PC dal 43,9% al 47,8% e quella di Internet dal 34,5% al 38,8 per cento. I ricercatori avanzano l'ipotesi che forse la cosa che manca è un quadro di riferimento che favorisca l'uso dell'Ict in chiave di innovazione nel sistema produttivo. Vediamo i numeri un po' più nel dettaglio.

Il mercato It sfrutta soprattutto il buon andamento del mercato consumer e una ripresa moderata ma generalizzata degli investimenti It da parte delle imprese. La dinamica è in sé apprezzabile, anche se contestualmente aumenta il divario (-2,7%, contro il 2,1%) rispetto a quello dell'insieme dei paesi europei (+4,7%), e che, a differenza dello scorso anno, si innesta in uno scenario di possibile recessione economica.

Nel 2007, la domanda consumer cresce del 10,5%, raggiungendo una quota di mercato complessiva del 5,2% sulla spinta della domanda di Pc. Una gradita sorpresa, per certi aspetti un po' misteriosa visto il negativo andamento dei consumi. Anche se, rispetto ad altri prodotti (gli alimentari per esempio) gli oggetti elettronici tendono a deprezzarsi.
Quanto alle imprese (quasi il 95% del mercato It), le dinamiche d'investimento, per quanto contenute, sono positive per tutte le realtà, grandi (+1,7%), piccole (+0,6%) e medie +1,9%). Tra gli utenti, primeggiano ancora le banche, e a seguire nell'ordine industria, aziende della distribuzione e dei servizi, qualche progresso per la PA locale, mentre, fatto piuttosto grave, la PA centrale riduce ancora di un altro 3,2% la spesa per l'It.
Detto dei Pc, che vanno come un treno, bisogna sottolineare la distanza che si allarga sempre più tra portatili e desktop. Più contenuta (1,2%, appena lo 0,1% in più rispetto al 2006) la crescita di software (buone performance per il middleware, discrete le altre) e servizi, in pratica la componente più importante per una vera innovazione. Da prefisso telefonico anche la crescita dei servizi, più 0,3%. Nel caso dei servizi, si conferma l'andamento dell'anno scorso: in crescita, outsourcing (+2,2%), integrazione dei sistemi (+1,1%), consulenza (+1,2%); in calo servizi di elaborazione dati (-3%) e formazione (-2,3%). I servizi di assistenza tecnica continuano il declino fisiologico (-4.1%).

E veniamo alle dolenti note delle telecomunicazioni. Detto dei numeri poco lusinghieri, c'è da sottolineare la contrazione degli investimenti in apparati e infrastrutture (-0,7%) e il continuo calo dei servizi su rete fissa, che cancellano quasi completamente gli effetti della continua, anche se ormai attenuata, progressione dei servizi su rete mobile, e della crescita dei servizi a valore aggiunto su entrambe le reti, fissa e mobile. Le Tlc mobili generano una domanda complessiva, tra infrastrutture, apparati, terminali e servizi, che cresce dell'1,8%, contro il più 4,5% del 2006, mentre le fisse scendono dell'1,3%.
Nel 2007, le linee mobili aumentano soprattutto sulla spinta di campagne commerciali molto aggressive. In aumento (+,2,2%) anche il numero degli utenti attivi, che oggi sono 45,9 milioni. Quest'ultimo dato spiega più di tutti la crescita del business del mobile, visto che gli investimenti in infrastrutture non progrediscono. Evolve comunque anche l'uso delle comunicazioni mobili, visto che la stessa spesa unitaria per utente attivo vede calare del 4% i servizi voce e crescere i servizi a valore aggiunto (Sms, Mms, collegamenti Internet su rete mobile), che attualmente pesano in valore per più di un quarto del totale della spesa in servizi mobili, che nel 2007 è aumentata del 2,6 per cento.

Per quel che riguarda le Tlc fisse, anche la componente di servizio scende (-1,5%), e si evidenzia un calo nelle componenti più mature, quali la voce (-5,1%) e la trasmissione dati (- 6%), solo parzialmente compensato dalle componenti legate ai servizi a valore aggiunto (+3,8%) e alle connessioni Internet (+8,2%). Positivo l'incremento del numero di accessi ad alta velocità: 10,1 milioni (+18,7%), 9,8 dei quali in modalità xDsl (+19,2%) e di circa 340mila su fibra ottica (+5,6%). Cresce la domanda espressa dalle famiglie (+2,9%), mentre quella dell'utenza business scende del 2,3%, confermando una tendenza di lungo periodo legata in parte all'adozione di soluzioni di fonia su Ip in parte alla rivisitazione al ribasso delle tariffe per servizi fissi e mobili.

Per il 2008, è prevista una crescita del mercato Ict dell'ordine dell'1,9%, pari a un più 1% rispetto al 2007. Il piccolo miglioramento porterà il mercato Ict a un valore complessivo di 65 mila e passa milioni di euro, ma si confronterà con tassi di crescita più sostenuti di tutti i paesi guida dell'Europa, e sarà più che altro basato su una ripresa delle telecomunicazioni. Queste ultime infatti dovrebbero crescere del 2,1%, mentre per quel che riguarda l'informatica, la situazione congiunturale lascia presagire una crescita lievemente inferiore a quella del 2007, più o meno dell'1,6 per cento.

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