Sul Web l'high tech cresce. Il problema è il margine
L'osservatorio del Politecnico di Milano stima una crescita del 40% per i negozi online specializzati nell'It e nell'elettronica di consumoIt ed elettronica di consumo sul Web viaggiano a gonfie vele. Secondo i dati dell'osservatorio sull'e-commerce del Politecnico di Milano il 2006 dovrebbe chiudersi con una crescita del 40% per i negozi online specializzati nell'high tech che dovrebbero registrare un fatturato di poco superiore ai 430 milioni di euro. Non cambia rispetto al 2005 l'incidenza sulle vendite complessive che staziona attorno all'11%, mentre il tasso di penetrazione su totale retail del comparto è attorno al 3%.Secondo le stime del Politecnico, i negozi online quest'anno dovrebbero evadere circa 2,5 milioni di ordini con uno scontrino medio di 180 euro in calo del 15% rispetto allo scorso anno. Il calo si spiega anche con la crescita delle vendite di consumabili e accessori, ma anche con l'aumento del numero di negozi di eBay che vendono prodotti informatici e che di solito hanno scontrini medi con un valore inferiore rispetto agli altri punti vendita sul Web.Gran parte del mercato rimarrà nelle mani dei pure player (i negozi solo online) e dei pochi operatori della distribuzione moderna che hanno deciso di investire su Internet. Il settore rimane comunque uno dei più concorrenziali. I primi cinque operatori hanno una quota del 36% delle vendite, la più bassa fra i vari comparti presenti in rete. Una situazione che mette sempre più a rischio la marginalità degli operatori. Secondo il rapporto, infatti, pochissimi nomi riescono a raggiungere volumi di vendita tali da avere un seppur basso potere negoziale nei confronti dei fornitori.Per questo gli operatori cercano di non affidarsi completamente a un modello di virtual reseller puro, ma cercare per quanto possibile di operare secondo una logica mista, accettando di non acquistare solo sul venduto e cogliere occasioni di acquisto con margini più interessanti. Altri cercano di allargare la gamma di prodotti puntando anche su sport e tempo libero, fai da te e salute che garantiscono margini più elevati, mentre un'altra strada è rappresentata dalle iniziative cross & up selling sul modello di Pixmania. In pratica per ogni prodotto che il cliente mette nel carrello vengono proposti upgrade e accessori che garantiscono qualche punto percentuale in più di margine.I principali negozi online
BowFatturato 2005: 9,5 milioni (+27%)Fatturato 2006: 15 milioni (stima)Assortimento: 6.500 referenzeGruppo ChlFatturato 2005: 31 milioni di euroAssortimento: 8.000 prodottiePriceAssortimento: oltre 37.000 codiciFatturato 2005: 18 milioniFatturato 2006: 25 milioni (stima)MallteamFatturato 2005: 16 milioni (+75%)Fatturato 2006: 18 milioni (stima)Assortimento: 24.000 referenzeMediamarketFatturato 2005: 32,4 milioni (+15,2%)Assortimento: 3.000 articoliMonclickFatturato 2005: 3,8 milioniFatturato 2006: 18-19 milioni (stima)MrPriceFatturato 2005: 23 milioni (+10%)Fatturato 2006: 28 milioni (stima)Assortimento: oltre 10.000 codici Luigi Ferro
|
|
|