Molti di voi navigando su Internet avranno notato dei link caratterizzati da un’iconcina xml o rss che parlava dei feed del sito da poter scaricare.
Se avete cliccato il link probabilmente vi siete trovati davanti ad un blocco di informazioni incomprensibili ed avete chiuso la finestra senza pensarci più.
Bene, quello che avete intravisto era un feed rss.
Di che cosa si tratta? RSS (acronimo di RDF Site Summary ed anche di Really Simple Syndication) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web, basato sul linguaggio XML, ossia quella cosa poco comprensibile che avete visto dopo il click sul link.
Al dì là degli aspetti tecnici di costruzione del feed comunque per l’utente questo strumento non è altro che un link da copiare (tasto destro del mouse sull’iconcina di turno e poi “copia collegamento”) in un apposito programma di lettura, di cui esistono diverse versioni gratuite.
A questo punto avremo in un lettore paragonabile ad un programma di posta elettronica i titoli degli articoli e dei contenuti prodotti dal sito da dove abbiamo preso il feed stesso.
Li potremo leggere quando vorremmo e saremo aggiornati su tutte le novità.
Capite bene che i vantaggi sono diversi: l’utente sceglie volontariamente di ricevere i feed, non si deve iscrivere né disiscrivere (come avviene per una newsletter), l’aggiornamento riguarda tutti i contenuti che vogliamo ed è in tempo reale.
Tutto ciò per chi fa comunicazione non può certo non essere considerato prezioso, tanto più che all’interno di questi contenuti possono essere anche inseriti degli spazi pubblicitari.
Ancora oggi tramite dei semplici codici è possibile inserire nel proprio sito dei contenuti altrui richiamati proprio dai feed, che permettono al sito terzo che li produce di vederli comparire sul vostro in tempo reale senza alcun lavoro da parte di entrambi.
Questo può dare luogo a fruttuosi e semplici (tecnicamente scambi) che permettono di diffondere in modo capillare i propri contenuti sul web e di vedere sempre aggiornato da fonti selezionate il proprio sito.
L’unico limite alla diffusione dei feed finora è stata dunque la scarsa comunicazione fatta per presentarli e diffonderli (nella maggior parte dei siti non ci sono istruzioni per l’uso) che li ha confinati ad un mondo di tecnici e specialisti.
E’ giunta l’ora invece di spiegare anche all’utente finale e all’uomo di business non tecnico tutte le opportunità di questo mezzo, per poter finalmente usufruire di un nuovo e potente canale di comunicazione sul web.
La sfida è aperta e molti grandi player, anche di beni di largo consumo, la stanno già percorrendo.
Gianluigi Zarantonello