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Ingredient branding: la strategia dei componenti di qualità
Di Max Da Via' (del 18/09/2006 @ 07:36:35, in Marketing, linkato 12098 volte)
L’Ingredient branding, nella sua forma più semplice consiste nell’utilizzare all’interno dei propri prodotti componenti di aziende terze facilmente riconoscibili, sfruttando così la notorietà di queste ultime come ulteriore vantaggio competitivo.

Un tipico esempio è il famoso marchio “Intel inside”, che segnala la presenza di un processore Intel all’interno del pc. Grazie alla notorietà di questo brand il bollino che indica l’utilizzo del processore viene interpretato dalla maggior parte dei consumatori come una garanzia della qualità dei componenti e aggiunge valore sia ai pc di marche note che a quelli di fascia bassa, improvvisamente più attraenti.

Si tratta inoltre di una relazione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte: ne beneficia l’azienda che sponsorizza il componente noto ma anche l’azienda fornitrice di quest’ultimo, che approfitta di un prezioso ritorno in termini di immagine.

Altri esempi riusciti di ingredient branding sono la collaborazione tra Adidas e Goodyear, che ha dato origine ad una linea di scarpe sportive con la suola in gomma “griffata” e quella tra Harley Davidson e Brembo, grazie al quale le motociclette del colosso americano potranno beneficiare di un impianto frenante appositamente realizzato dall’azienda bergamasca.

Grazie a questa strategia anche prodotti di marchi poco noti possono acquisire un plus da rivendere sul mercato, come nel caso dei prodotti abbigliamento che esibiscono i marchi “Pura lana vergine” e “Vero cuoio”, i cui consorzi di gestione percepiscono royalties a fronte dell’utilizzo del marchio.

Questi sono in sintesi i principali motivi che favoriscono il crescente ricorso all’ingredient marketing.

1. Il componente di un’azienda affermata è sinonimo di qualità, aiuta a differenziare il proprio prodotto da quello della concorrenza e consente molti casi di giustificare un prezzo finale più alto, riducendo allo stesso tempo il rischio di imitazione.

2. L’enfasi sul componente di terzi garantisce un buon ritorno di immagine anche per l’azienda fornitrice, favorendo una relazione win-win.

3. Anche l’immagine dell’azienda che ricorre all’ingredient marketing esce rafforzata da questa collaborazione, con un’influenza positiva sul processo idi acquisto del consumatore, che si sente più garantito per quanto riguarda la qualità del prodotto.



Via Economy