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Fenomenologia degli eventi e dintorni
Di Danilo Arlenghi (del 07/05/2006 @ 15:09:25, in Marketing, linkato 3517 volte)
Il termine evento trae origine da quello latino eventus e/o eventum, ed etimologicamente proviene da evenire (venir fuori, accadere) ed entra in italiano nel XIV secolo. Nella filosofia scolastica del Medioevo, eventum - con il valore di circostanza particolare - divenne sinonimo di accidens, accidente. Con il vocabolo eventa si indicavano quegli elementi che caratterizzano il singolo individuo, contrapposti alla substantia, cioè ai tratti distintivi di un'intera specie.

Al lemma evento si connettono anche l'aggettivo eventuale, ricostruito nel Seicento sul latino eventualis, e l'avverbio eventualmente, entrato in uso nell'Ottocento.

Con evento si indica un fatto che è avvenuto o può avvenire in un intervallo di tempo breve e che si può identificare con esattezza, colto non nella sua durata o continuità ma nel suo svolgersi puntuale. In questo senso, un evento può essere la fase conclusiva della liberazione dell'Italia dal fascismo, avvenuta il 25 aprile 1945 della quale festeggiamo la ricorrenza proprio oggi, o l'arrivo del primo uomo sulla Luna, a bordo dell'Apollo 11, nell'estate del 1969.

Evento, secondo il dizionario Garzanti, significa ciò che è avvenuto o potrà avvenire; qualsiasi cosa accada; fatto di una certa rilevanza. Il significato implica anche l'esito, ovvero il modo, le circostanze ed i particolari di esso.
In fisica, il termine evento ha il valore di punto spazio-temporale: il matematico e filosofo inglese Whitehead formulò, già nel 1919, il concetto di event-particle con cui si intende un elemento astratto, privo di estensione e durata, definibile con tre coordinate spaziali e una temporale.
Sempre e comunque, in tutte le accezioni lo si consideri, è un avvenimento, un fenomeno determinato ed "eccezionale". Nel linguaggio comune, il termine evento significa fatto importante, fortemente impresso nella memoria individuale o collettiva.

Una doverosa premessa gnoseologica ci induce a distinguere tra eventi naturali, alcuni, aihmè, di portata catastrofica, vedi tsunami o uragani, altri, per fortuna entusiamanti ed ecclatanti, quali l'eclisse o l'arcobaleno, ad esempio, e tra eventi creati, costruiti e gestiti dall'uomo dei quali ci occuperemo. Un sintetico excursus storico dell'evento ci consente di prendere contezza del fatto che gli eventi "umani" sono sempre esistiti. Molte recenti scoperte di esempi di arte rupestre sono state effettuate in Francia, per esempio a Lascaux, in Africa ed in Australia, dimostrano come in tempi preistorici, venissero effettuate cerimonie rituali che comportavano un'attività fisica dei partecipanti. Alcuni di questi ritrovamenti sono stati fatti risalire ad almeno 30.000 anni fa.
Illustrazioni dell'età della pietra che ritraggono uomini nuotare e tirare con l'arco sono state ritrovate nel deserto libico.

I graffiti stessi sono una dimostrazione dell'interesse degli uomini delle caverne per attività che non fossero direttamente legate alla ricerca di cibo e alla sopravvivenza, ma che possiamo definire invece come svago. Dal 4000 A.C gli eventi sportivi maggiormente popolari nell'antica Cina sembra fossero quelli legati al mondo ginnico. Dalla ginnastica può essere facilmente fatto risalire sia lo sviluppo in Cina delle arti marziali (il più famoso stile, sicuramente il Kung-Fu del tempio Shaolin), sia la tradizione acrobatica degli artisti del circo tradizionale cinese. Dai geroglifici è stato possibile stabilire che già millenni prima dei greci, gli antichi egiziani avevano provveduto a stilare le regole di base per alcuni giochi sportivi a scopo essenzialmente ludico come il pugilato, la lotta e l'atletica, ad affidare il controllo della regolarità delle gare ad un arbitro neutro, a dotare i giocatori di uniformi, e ad ornare i vincitori assegnando loro collari di foggie particolari.

Ma l'evento degli eventi per antonomasia, i Giochi Olimpici furono ideati in Grecia nel 776 A.C. Si tenevano in onore di Zeus ogni quattro anni ad Olimpia, un piccolo villaggio del Peloponneso. Le Olimpiadi non erano solamente un avvenimento sportivo, ma erano la celebrazione dell'eccellenza individuale, della varietà culturale ed artistica dell'intera cultura greca e, soprattutto, erano l'occasione per onorare la massima divinità religiosa. Già ai tempi della fondazione di Roma venivano celebrate feste religiose all'interno delle quali erano previste gare sportive. Il termine ludi, che indicava generalmente le competizioni sportive, deriva probabilmente dall'etrusco, come gran parte dell'attività sportiva romana organizzata dai membri della classe sacerdotale ed alle gare partecipavano i giovani appartenenti alla nobiltà. La sacralità dell'evento sportivo, carattere comune all'attività dello sport in Grecia, a Roma venne però pian pian sostituito dall'aspetto spettacolare, dal desiderio di intrattenimento collettivo.

L'esasperazione della componente violenta della competizione nell'antica Roma è facilmente riscontrabile nel costante successo che riscontrarono tra la popolazione i combattimenti dei gladiatori, che vennero ben presto utilizzati come stabilizzatori sociali (panem et circenses) ed in questo senso va vista la costruzione in molte città dell'impero di grandi anfiteatri, come il Colosseo. Per non parlare poi delle sontuose feste, delle suggestive cerimonie, delle rappresentazioni teatrali e degli spettacolari tornei equestri medievali. Balli da favola e giochi popolari o nobiliari anche nel Rinascimento. Fino ai giorni nostri tutta la storia, insomma, è costellata da eventi culturali, sportivi, spettacolari, gastronomici o semplicemente ludici.

Gli eventi hanno accompagnato il cammino dell'uomo nella sua evoluzione sociale e civile.
Dallo svago/intrattenimento ( come – rumore/forma) alla comunicazione ( cosa – contenuto = lanciare messaggi, proporre idee).

Negli ultimi 50 anni è stata inarrestabile la progressiva affermazine dell'evento:
anni 60: accessorio utile per decorare una attività di comunicazione articolata in vari strumenti. Era la ciliegina sulla torta.
anni 70: mantenendo le stesse caratteristiche subisce solamente una diversificazione delle sue
tipologie = feste più colorate e utlizzo di opinin leader
anni 80: “pre-boom”! Perde la sua caratteristica di strumento di comunicazione e diventa momento
ludico fine a se stesso( espressione primaria dell'edonismo Reganiano)
anni 90: continua l'ascesa. Più contenuto che forma. Da semplice strumento all'interno di un piano di comunicazione a momento in cui la comunicazione è protagonista.
anni 2000: è vero bomm! Si afferma come nuovo media, ha una sua specifica dignità di vero protagonista del piano di comunicazione integrata grazie a FCE o a Communication by Event, e è elevato a strumento significativo nelle strategie di marketing. Le aziende, le marche ed i prodotti relazionano con i clienti/consumatori direttamente, faccia a faccia e one-to-each. Oggi è il prodotto che va al consumatore e non viceversa , come sino ad ieri.
Scenario attuale: siamo costantemente circondati dagli eventi(basta sfogliare un quotidiano per rendersene conto: eventi politici, culturali, artistici, sportivi, scientifici e tecnoligici, spettacolari, mondani, notturni, etc...). Il super affollamento di messaggi promo-pubblicitari ha reso i destinatari refrattari ad ogni tipo di messaggio
indesiderato ed invasivo. Ha , invece, favorito l'affermarsi dell'evento quale forma di comunicazione totale, duttile e malleabile, empatica, originale, interattiva e perciò stessa coinvolgente, interessante ed apprezzabile.

Un mercato di più di 6 miliardi di Euro l'anno con un numero incalcolabile di espressioni. Un dato per tutti: a Milano 9.500 convegni l'anno e più di 12.000 nella sola Roma. Provate ad aggiungere una Italia intera che realizza prime cinematografiche e teatrali, concerti di musica o road show, ed organizza sfilate di moda, inaugurazioni di boutique o di nuove società e inventa special party o presentazioni di prodotti, celebra anniversari, traguardi, vittorie. Ed ancora, difficile stimare quante conferenze stampa, convention aziendali, meeting, seminari, corsi formativi e motivazionali si tengano quotidianamente in tutta la penisola. La mente, comunque, corre anche verso il numero smisurato di eventi sportivi ritratto solo in parte ( senza tener conto di quelli dilettantistici)dai tre quotidiani nazionali sportivi.

Restando comunque solamente nel comparto degli eventi aziendali, che ci compete maggiormente in qualità di comunicatori o marketer, lo sviluppo è stato esponenziale.
Ciè è dovuto principalmente alle sue caratteristiche intrinseche e sostanzialmente alle sue molteplici finalità:
Trasferire valori, benefit e promesse – operare attività di PR con target di riferimento - creare contatto diretto con il pubblico favorendo le successive relazioni – concepire azioni di mktg interno od esterno – confezionare opportunità di intrattenimento ed ospitalità con clienti e consumatori – svolgere attività promozionale o di merchandising - comunicare in maniera più efficace (diretta ed interattiva ) con il target – differenziare i propri prodotti rispetto alla concorrenza - esprimere la mission e la vision aziendale – fidelizzare specifici target attraverso l'alta emozionalità e memorabilità – riunire in una unica occasione pubblici differenti per trasmettere messaggi mirati – lanciare nuovi prodotti – accrescere la visibilità di un marchio prodotto o aumentare la notorietà degli stessi – contattare nicchie e segmenti di mercato difficili da raggiungere altrimenti – acquisire lustro istituzionale – migliorare immagine di un prodotto con i valori espressi dall'evento.

Essendo una figura poliedrica, l'evento, è anche difficilmente classificabile nelle sue molteplici tipologie, se non considerando differenti aspetti:
In base alle finalità:
-Eventi di comunicazione o comunicazionali (conferenze stampa – conferenze - congressi - convegni- meeting - seminari- corsi- special party - sponsoring - company day, feste aziendali, presentazioni prodotti, anniversari e commemorazioni, tavole rotonde, simposi, workshop, chik off.
-Eventi di promozione o promozionali: fiere, visite aziendali, convention (incentivazione), feste aziendali, prime teatrali e cinematografiche, sfilate di moda, presentazioni prodotti, premi e riconoscimenti, inaugurazioni,
-Eventi di commercio o commerciali : rassegne spettacolo(musica, cinema , balletto), fiere ed esposizioni, mostre-mercato, manifestazioni di piazza, sagre di paese, mercatini vari(antiquariato), vernissage arte)

In base al target:
Eventi pubblici: sagre, manifestazioni, concorsi, rassegne, esibizioni, esposizioni
Eventi privati: matrimoni, cerimonie, compleanni
Eventi aziendali: (vedi sopra)

In base alla tematica:
Eventi politici, religiosi, sportivi, spettacolari, scientifici, artistici, culturali, mondani, sociali etc…

In base alla natura :
Eventi reali, virtuali, leggendari
Coca – cola = campagna pubblicitaria con Babbo Natale rosso per i sui colori , ordinariamente era verde
Pepsi –cola = girato spot alla caduta Muro Berlino
Vari Tour-Operator hanno sponsorizzato il passaggio della cometa di halley

In base alla sede:
Fissi o itineranti=tour promozionali e road show

Ed ancora si potrebbero classificare in base a origine(moderna o tradizionale), tipo di ingresso( libero, a inviti , a pagamento), cadenza ( unici, ciclici, periodici, permanenti), al bacino di interesse (locali, nazionali, mondiali)

E' proprio il caso di affermare:
Eventi, sempre eventi, fortissimamente eventi!