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La patata vittima di censura?
Di Matteo B. (del 19/03/2006 @ 12:25:52, in Pubblicità, linkato 10374 volte)
Abbiamo recentemente pubblicato un articolo sul discusso spot delle patatine Amica Chips, con il famoso attore a luci rosse Rocco Siffredi come protagonista.

Come già era avvenuto precedentemente per altre campagne di comunicazione dell’azienda l’ambientazione e soprattutto le parole dell’interprete giocavano in maniera molto diretta su una serie di doppi sensi facilmente intuibile.

La novità è che il Giurì, su precisa richiesta del Moige (Movimento Italiano Genitori) ha decretato la cessazione dello spot, che pertanto non potrà più essere trasmesso in televisione.

“Lo spot “Patatine Amica Chips”, andato in onda nei mesi scorsi sulle reti Mediaset, viola gli articoli 1 (lealtà pubblicitaria), 9 (Violenza, volgarità, indecenza) e 10 (Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona) del codice di Autodisciplina Pubblicitaria e pertanto il Giurì ne dispone la cessazione”.

A darne comunicazione direttamente al Moige – Movimento Italiano Genitori, che dopo aver ricevuto centinaia di segnalazioni di genitori aveva formalmente protestato per la volgarità dello spot con protagonista il pornodivo Rocco Siffredi, è lo Iap – Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.

“Ci auguriamo – dice Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Tv del Moige – che questa, come altre ‘bocciature’ da parte delle Iap di spot volgari, serva ad aumentare la sensibilità di chi fa pubblicità. Nel frattempo non possiamo che ringraziare pubblicamente il Giurì per la sua azione tempestiva”.

Caso di eccessiva censura o giusta tutela dei diritti dello spettatore? Questa decisione potrebbe nuocere all’immagine dell’azienda o al contrario rivelarsi ulteriore pubblicità gratuita? I pochi che non avessero ancora visto lo spot incriminato possono cliccare qui.