Degli ormai famosi RSS abbiamo già parlato in qualche occasione. L’acronimo, che significa Really Simple Syndacation, si riferisce ad una modalità per distribuire informazioni su internet. Il formato alternativo, denominato Atom, ha funzionalità simili e consente anch’esso di gestire questi particolari contenuti informativi attraverso appositi strumenti, denominati aggregator o feeder.RSS e Atom (chiamati anche feed), più complicati da spiegare che da utilizzare, stanno rivoluzionando la gestione delle informazioni sul web, consentendo ad esempio ai navigatori di importare numerosi contenuti nella propria homepage così come in altri siti e community, favorendo una sorta di effetto virale.Numerosi portali, tra i quali Netvibes e My Yahoo, offrono la possibilità di crearsi delle pagine personalizzate utilizzando i feed dei siti di proprio interesse. In questo modo il navigatore non ha più la necessità di aprire numerose pagine per seguire gli aggiornamenti dei propri siti preferiti, ma grazie ad un’home page personalizzata può comodamente controllare il tutto utilizzando un unico punto di accesso, ricevendo le informazioni di proprio interesse con pochi click.Il crescente affermarsi di questi strumenti evidenzia secondo molti una variazione importante nelle modalità di fare marketing on-line, con il passaggio da strategie opt-in e messaggi email più o meno schedulati all’effettiva gestione di contenuti a valore aggiunto: i consumatori desiderano accedere a determinati contenuti nei tempi e modi da loro preferiti. La prima conseguenza è evidentemente la volontà di controllare quando ricevere i contenuti e le aziende più attente alle evoluzioni del web si sono già attivate in questo senso, offrendo numerose alternative tra le quali scegliere.Feed relativi a news, shopping e blog, così come i più recenti audiopodcasts (strumenti simili ma in formato audio) sono solo alcuni degli strumenti messi a disposizione, mentre anche i principali motori di ricerca, Google e Yahoo in testa, consentono la ricerca dei feed e la loro gestione in maniera immediata.In alternativa i già citati aggregator consentono di gestire numerosi feed attraverso un’unica interfaccia sia attraverso appositi software che integrandosi nei browser, al punto che la stessa Microsoft sta valutando la possibilità di introdurre uno specifico aggregatore nella prossima release del popolare Explorer.Un aspetto da considerare è legato comunque all’ancora limitato numero di navigatori in grado di utilizzare questi feed. Il motivo principale deriva dal fatto che, nonostante la relativa facilità di gestione, da molti sono visti come un ulteriore elemento di complicazione e quindi non sfruttati. Solo il 5% dei navigatori infatti, secondo le stime recenti si avvale quotidianamente di questi strumenti.Ma perché allora se ne parla tanto? Forse perché indicano quella che potrebbe essere una tendenza del prossimo futuro. Molti utenti sono letteralmente sommersi dall’elevato numero di email ricevute, al punto da avere difficoltà anche solo a leggere i messaggi di lavoro, figuriamoci quindi quanto tempo potrebbero dedicare alla valutazione dell’offerta del giorno di qualche negozio on-line.Rendere le informazioni disponibili nelle modalità richieste dagli utenti, invece di pretendere che siano questi ultimi ad adattarsi alle scelte dell’azienda, rappresenta una svolta nelle modalità di comunicazione, che può portare evidenti benefici in termini di attenzione al messaggio inviato ma anche di fidelizzazione.Un altro aspetto interessante legato all’uso dei feed è legato al fatto che anch’essi, come le email, consentono un tracking delle iniziative, sia per quanto riguarda il numero di navigatori che sottoscrivono il feed sia grazie alla possibilità di inserire dei codici di tracking all’interno dei feed stessi. Le analisi effettuate in molti casi sono ancora nelle fasi iniziali, ma c’è da scommettere che con la crescente diffusione del loro utilizzo e i miglioramenti nella tecnologia in breve tempo sarà possibile effettuare analisi e statistiche approfondite.
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