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Self marketing, ovvero il marketing di se stessi
Di Max Da Via' (del 23/01/2006 @ 07:20:29, in Marketing, linkato 2653 volte)
Recentemente ho letto con interesse un articolo di Walter Casini apparso su "Grow Up", una delle newslwtter gratuite di Buongiorno. Il tema affrontato è a mio parere molto stimolante: tutti noi ci occupiamo quotidianamente di vendere i prodotti e servizi della nostra azienda, ma siamo in gradi di proporre efficacemente noi stessi?

Si è diplomato-laureato con il massimo dei voti, è una persona volenterosa, efficiente e degna di fiducia, tuttavia non possiede un lavoro corrispondente alle proprie reali potenzialità o non lo possiede affatto. Gli uomini di marketing sanno che non basta avere un buon prodotto per venderlo.

D'altro canto, non sempre i prodotti più venduti sono i migliori offerti dal mercato, certamente sono quelli supportati dalla migliore campagna pubblicitaria, sono quelli che possiedono un marchio forte e riconoscibile. Allo stesso modo, le persone che emergono nel mondo del lavoro sono quelle capaci di affermare il proprio marchio, la propria personalità, quelle che non aspettano che qualcuno prima o poi scopra i propri talenti, ma curano la propria immagine quanto la preparazione tecnica e culturale, insomma applicano costantemente il selfmarketing.

Fare selfmarketing significa applicare su di sé quelle che Philip Kotler ha definito le 4 P del marketing mix: Prodotto, Prezzo, Posto, Promozione. Se dovessimo paragonarci ad un “prodotto” con quale prodotto ci identificheremmo? Una Ferrari o una cinquecento? Quali capacità, conoscenze ed esperienze siamo capaci di mettere in campo? Quali i nostri obiettivi? Siamo forse Ferrari travestite da cinquecento? La "confezione" ha la sua importanza. È importante prestare attenzione al proprio aspetto fisico, all'abbigliamento e ad altri dettagli che possono fare la differenza come il tono di voce, il modo di gesticolare ecc.

Avere l’esatta percezione del proprio valore
Il valore di un professionista è determinato da una serie di fattori: titolo di studio, esperienza, competenze e valore medio del mercato. Naturalmente non basta sapere quanto si vale, è necessario che anche gli altri lo sappiano.

Individuare con cura il proprio settore di impiego
L'errore più comune delle persone che cercano lavoro è quello di non delimitare bene il proprio territorio di ricerca. Molti pensano che basti disseminare qua e là il proprio curriculum per trovare presto un lavoro, il più delle volte accade così di trovare un lavoro qualsiasi. Per delimitare il territorio di caccia è opportuno porsi preventivamente alcune domande fondamentali: dove (zona geografica), in quale settore, in quale ambiente fisico, emozionale voglio lavorare? Più si è capaci di delimitare il proprio territorio, maggiori probabilità si avranno di ottenere il posto di lavoro desiderato e non uno qualsiasi.

L’autopromozione
Per avere un marchio forte è necessario far parlare di sé, mettere da parte la timidezza e lanciare di tanto in tanto il proprio spot pubblicitario, meglio se ciò avviene in presenza di persone che contino.

La quinta P
Alle 4 P di Philip Kotler aggiungiamo quella di Purple Cow, la “mucca viola”, questo è il titolo di un divertente, oltre che interessante libro scritto da Seth Godin dove la mucca viola sta per straordinario. Distinguersi dagli altri prodotti per ottenere visibilità.