Mentre si aggiornano i dati sulla confidenza degli italiani con gli smartphone, si aprono scenari limpidi sull’ecommerce in mobilità. I beni e servizi acquistati da mobile sono il 32% in più dell’anno scorso, e il potenziale di crescita è ancora molto alto se si pensa che solo il 20% delle transazioni sono avvenute dai dispositivi, nonostante sugli schermi tascabili si consuma il 69% del tempo speso online.
La situazione del social-commerce
Intanto, in un mercato evoluto come quello americano una parte delle conversioni avvengono attraverso i social network, e come spesso accade in questo campo è Facebook a farla da padrone. In un sondaggio condotto ad ottobre dalla società di social marketing Open Influencer, il 47,7% di chi ha acquistato un prodotto attraverso le piattaforme social ha finalizzato l’ultima transazione proprio sulla piattaforma di Zuckerberg. Gli altri social inseguono a distanza, con Instagram in seconda posizione a 8,6% e Youtube a chiudere il podio con il 4,5%. Pinterest, una delle piattaforme dal potenziale più alto nel social shopping, è appena quarto con il 2,1% dei rispondenti che hanno dichiarato di aver concluso sul portale l’ultimo social-acquisto. Solamente il 34,6% del campione ha dichiarato di non aver mai acquistato nulla da nessun social network.
Settori merceologici
Le analisi di Open Influence hanno evidenziato una propensione maggiore all’acquisto di prodotti di abbigliamento (32,4% degli acquisti via social), e Food and Beverage (17,9%). Oltre a presentare una panoramica degli acquisti diretti, lo studio mostra il potenziale del social marketing anche in un’ottica di multitouch attribution, utile ai brand per capire il supporto delle piattaforme alle conversioni.
I social in un modello di attribuzione multitouch
Per esempio, da un sondaggio condotto da ViSenze lo scorso agosto emerge che quasi la metà degli utenti social americani hanno concluso almeno un acquisto al mese partendo, in qualche modo, dai social network. Ancora una volta, Facebook è stata la prima fonte d’influenza, con il 31,8% dei rispondenti che hanno ammesso un suo ruolo nei propri acquisti. Pinterest ha avuto effetto sul 16,4%, e Instagram sul 12,5%. Il 37,7% del campione ha invece ammesso di non essere stato influenzato da nessun social.
Facebook e il marketplace proprietario
Il social network di Zuckerberg ha presentato esattamente 12 mesi fa Marketplace, la sua piattaforma di ecommerce c2c che mette insieme dati di localizzazione, amici e familiari per offrire prodotti fisicamente vicini agli acquirenti digitali. Il marketplace, secondo TechCrunch ha aggiunto 18 milioni di prodotti solamente nel maggio scorso sul territorio statunitense, e le comunicazioni tra compratori e venditori aumentate vertiginosamente nella prima metà del 2017. Tre settimane fa è stata aggiunta una sezione dedicata alla compravendita di auto e veicoli in generale.
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360com