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La Social TV in Italia nel Q1 2017
Di Max Da Via' (del 07/04/2017 @ 07:43:31, in Social Networks, linkato 1673 volte)

Nel primo trimestre 2017, mediamente 1,9 milioni di utenti unici hanno commentato ogni settimana su Facebook e Twitter i programmi tv in onda su 35 emittenti digitali terrestri e satellitari in Italia con contenuti originali (post e tweet) e attività di engagement (commenti, condivisioni, like, retweet, citazioni, ecc). A rivelarlo i dati di Social Content Ratings di Nielsen, secondo i quali nello stesso periodo, le discussione sulle due piattaforme social sono state 66 milioni, con un picco massimo a febbraio quando si sono registrate 36 milioni di interazioni da parte di 7,4 milioni di utenti attivi. Il volume delle interazioni nel periodo gennaio – marzo 2017 è cresciuto del 23% rispetto al trimestre precedente.

Nello specifico, emerge che il mese di febbraio è stato determinante per la crescita, indipendentemente dal successo social del Festival di Sanremo: la settimana della kermesse canora è risultata quella con il più alto numero di interazioni e di utenti unici, rispettivamente 21 milioni e 5,2 milioni. Ma al netto del Festival, il trimestre avrebbe chiuso comunque in positivo rispetto al precedente grazie all’engagement social stimolato da programmi come ‘C’è posta per te’, ‘L’isola dei famosi’, ‘Masterchef’, le prime puntate del serale di ‘Amici’ e di ‘Ballando con le stelle’, o da eventi come la ‘Notte degli Oscar’ e i ‘David di Donatello’. Senza dimenticare il successo di fiction come il ‘Commissario Montalbano’ e ‘L’Onore e il Rispetto’ e di eventi sportivi, oltre al calcio, come l’avvio della stagione dei motori, i successi degli italiani nello sci e la vittoria di Roger Federer agli Open d’Australia di tennis.

“Oltre ai volumi rilevanti”, ha spiegato Luca Bordin, General Manager Media Sales&Solutions di Nielsen, “gli ultimi dati confermano una tendenza già riscontrata nella seconda parte del 2016, ovvero la rilevanza delle conversazioni sui social che avvengono nei giorni precedenti o successivi la messa in onda di un programma, a testimonianza del crescente valore delle piattaforme social per la Tv”. “Infatti considerando i 250 programmi più commentati, nel primo trimestre 2017 complessivamente il 37% delle conversazioni è avvenuto in modalità non lineare. La tendenza è più evidente su Facebook dove il dato arriva al 45%, mentre su Twitter si attesta al 21%: questa differenza riflette le peculiarità delle due piattaforme”.

Per quanto riguarda i generi televisivi più commentati, al primo posto c’è l’intrattenimento (che include Sanremo), seguito dagli eventi sportivi live e quindi da talent e reality show, ognuno con specifiche peculiarità riguardo all’attività sui diversi social. Mentre su Facebook l’87% delle conversazioni si è concentrato tra intrattenimento e sport, su Twitter la distribuzione dei commenti tra generi televisivi è molto meno concentrata: intrattenimento al 41%, talent e reality al 21%, sport al 19%, talk show all’11% e a seguire gli altri.

Guardando ai dati demografici degli utenti, il peso di uomini e donne è simile (51% vs 49%) ma sono ampie le differenze per genere televisivo. I primi prevalgono nel caso di eventi sportivi e talk show, ma le seconde sono molto più attive quando si tratta di commentare altre tipologie di programmi (serie tv e talent soprattutto). Stesso discorso per quanto riguarda le fasce di età: 25-34 anni la più rilevante (25% la quota sul totale TV) ma con grandi scostamenti in base al genere televisivo.

“Un altro elemento da sottolineare”, ha concluso Bordin, “è il volume delle conversazioni sui social relative alle brand che coinvolgono gli utenti della social TV. A beneficiarne sono in particolare quelle marche che si legano ai contenuti televisivi attraverso attività integrate con la struttura narrativa degli stessi. A febbraio, il 60% degli utenti che ha commentato i programmi televisivi ha partecipato anche a conversazioni relative ad una marca su Twitter. La percentuale sale fino all’80% per categorie come bevande / alcolici, alimentari e telecomunicazioni. Anche alla luce del fenomeno delle conversazioni non lineari, emerso come abbiamo visto in modo rilevante in questo trimestre, le attività cross tra social e TV forniscono alle brand opportunità di engagement che vanno ben oltre il perimetro temporale della messa in onda dei contenuti sponsorizzati”.

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