Creare una strategia di Social Media Marketing richiede impegno, conoscenze e sensibilità che è difficile improvvisare.
Per questo, qualunque sia la dimensione dell’azienda di cui gestisci i profili social, è bene porsi sempre le domande corrette prima di iniziare:
- Quali canali utilizzare?
- Quali sono gli obiettivi?
- Qual è la target audience da intercettare?
- Quale tono di voce utilizzare?
- Con che frequenza e quali tipologie di contenuto postare?
In questo post abbiamo tracciato i 6 fondamenti che ogni social media marketer deve conoscere per saper strutturare una strategia corretta. Oggi entriamo nello specifico: quali sono le 10 regole d’oroda tenere sempre a mente?
1. Dai spazio ai live
Lo spazio dedicato ai contenuti multimediali è in costante crescita su tutti i social network, in particolar modo quando collegati a eventi live. Praticamente tutti i canali ormai li supportano: dai live di Facebook alle dirette di Periscope per Twitter, dalle Instagram Stories ai video istantanei di Snapchat.
Esplorare questo nuovo territorio può sembrare impegnativo in termini di risorse ed equipaggiamento, ma non lo è. I video live si caratterizzano per naturalezza e immediatezza: bastano un buono smartphone e delle spiccate capacità di storytelling per assicurarsi un ottimo risultato.
Dopo aver guardato un video, gli utenti hanno il 64% di probabilità in più di concludere un acquisto.
Dati Hubspot
2. Sfrutta il potenziale del newsjacking
Le celebri campagne social di Ceres hanno fatto scuola. Saper cavalcare le notizie e gli avvenimenti di attualità in tempo reale costituisce oggi un’interessante modalità di utilizzo degli strumenti social.
Se il newsjacking più ‘spinto’ comporta una grande velocità esecutiva, la presenza di un eccellente copywriter e il rischio di incappare ogni tanto in un fail (come questo), è decisamente più semplicecavalcare eventi prevedibili e previsti. Pensa alle fiere di settore, alle festività, alle giornate internazionali di questo o quello, ai grandi eventi internazionali (come la consegna dei Nobel o gli Oscar).
3. Dialoga, sii presente, sii veloce
Dato di fatto: i social network non dormono mai. L’approccio nella gestione e nel rapporto con gli utenti è quindi molto diverso rispetto alle classiche email o alle telefonate del customer care.
I canali social principali dovrebbero essere presidiati il più possibile – pur senza perderci il sonno – perché la reputazione del brand passa anche dalla rapidità e dall’efficacia con cui sa rispondere a un quesito o a una problematica via Twitter.
4. Tieni d’occhio i competitor
Sicuramente la forza commerciale della tua azienda conosce a menadito i listini, i punti di forza e le debolezze della concorrenza. Perché ciò dovrebbe essere diverso per chi si occupa di social mdia?
Tenere d’occhio i competitor, paragonando anche le performance medie e i trend di crescita, ti consentirà di avere un benchmark dei tuoi risultati e di sapere sempre come si muove la comunicazione altrui.
5. Conosci i tool giusti
Il web, oggi, è una vera miniera di tool estremamente efficaci che rispondono alle più svariate esigenze di social media management. Dalla programmazione e calendarizzazione dei post all’analisi dei KPI, dalla creazione di contenuti visivi e multimediali all’ascolto e al monitoraggio, esiste lo strumento giusto per ogni attività.
Gli essenziali, a nostro parere? Buffer per programmare i post su diverse piattaforme, SumAll per analizzare le metriche, Canva per creare i visual, Bitly per accorciare i link e tener traccia dei clic, e IFTTT per automatizzare i processi e connettere le piattaforme.
6. Sii trasparente
Evitare il confronto cancellando o tralasciando post contenenti domande o critiche non è una buona pratica. La linea guida nella moderazione delle pagine social che molti scelgono è la seguente: non tollerare linguaggio offensivo, volgarità e insulti gratuiti, ma rispondere in modo costruttivo e aperto a eventuali critiche, obiezioni e domande poste in modo circostanziato.
Si tratta sicuramente di una scelta vincente. Gli utenti si fideranno molto di più del tuo brand se lo percepiscono come aperto al confronto e trasparente nei confronti delle critiche. E soprattutto – ricordati di rispondere sempre!
7. Crea sempre contenuti originali e interessanti
Il contenuto, oggi, è la benzina che dà energia a tutte le attività di marketing. Anche sui social network, dunque, è bene avere una solida content strategy con un calendario editoriale ad hoc.
Meglio non condividere lo stesso post su più piattaforme, ma – avendo il tempo e la possibilità – creare un contenuto dedicato per ciascun canale, assecondandone le specificità. Massima attenzione anche a copy e veste grafica, per generare più engagement possibile.
8. Sperimenta nuovi canali e nuove modalità di interazione
Ogni giorno nuovi canali social nascono e altri muoiono (come, recentemente, Vine). Perché non provare a sperimentare qualcosa di diverso rispetto ai soliti Facebook, Twitter e Pinterest? Potresti scoprire scenari interessanti per il tuo brand e coprire nicchie dall’alto potenziale.
Alcune idee: prova i broadcast di Telegram e Whatsapp, posta i backstage aziendali su Snapchat, imposta un BOT su Messenger per interagire con gli utenti in modo automatizzato, oppure sfrutta il potenziale della MailUp Facebook App per raccogliere iscritti alle newsletter direttamente dalla pagina Facebook.
9. Ricorda che la costanza paga
Non importa che tu posti diverse volte al giorno oppure una volta alla settimana. Quello che paga è la costanza: crea l’aspettativa, coltiva la relazione, diventa una presenza attesa e gradita.
10. Traccia il traffico
Sapere esattamente quanto traffico portano i diversi canali social al sito web è un passo fondamentale in qualsiasi social strategy. I tuoi alleati migliori sono Bitly, Google Analytics e gli insights delle singole piattaforme.
Bitly consente di avere un’overview immediata di quanti clic ha ottenuto ciascun url accorciato, mostrandone anche la distribuzione nel tempo. Tramite Google Analytics (grazie anche alla – relativamente – nuova funzione Social) puoi avere uno spaccato preciso di metriche più approfondite. Gli insight dei singoli canali, invece, ti daranno informazioni preziose su dati demografici e di engagement, ma non solo.
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