App: nel 2020 un mercato da 57 miliardi di dollari
Il mercato delle app regge (e anche bene) l’urto della crisi economica. Stando infatti all’analisi di Idc, nel 2015 gli utenti hanno scaricato 156 miliardi di applicazioni che, a loro volta, hanno generato ricavi per 34 miliardi di dollari. Proventi dalle inserzioni pubblicitarie escluse. Il settore gode dunque di buona salute, soprattutto se si considera il contesto di sofferenza: le vendite degli smartphone sono calate così come i download. Quanto al futuro, la stima di Idc è di 210 miliardi di download nel 2020, per un giro di affari pari a 57 miliardi di dollari. RALLENTA LA CRESCITA. L’unico segnale di sofferenza lo si trova nel ritmo della crescita del comparto: per le installazioni non si parla più di una crescita annua a doppia cifra. La stima è del +6,3% annuo da qui al 2020. Allo stesso modo rallenta anche il ritmo dei ricavi diretti, che cresceranno del +10,6% annuo. In particolare, quello che determinerà in futuro la riuscita delle app sarà la loro efficienza: secondo Idc, nei prossimi anni il 47% degli utenti concederà soltanto tre secondi al download di una app. Superato questo range temporale, l’utente chiuderà l’applicazione per procedere nella navigazione o cercare altro. Inoltre il 32% non tornerà più su una app che non funziona al primo utilizzo. LE INSERZIONI PUBBLICITARIE. Per quanto riguarda invece le inserzioni pubblicitarie, i due investitori principali sono il social network Facebook e il motore di ricerca Google, come conferma John Jackson, research VP di Idc: «Facebook e Google continuano a dominare il mercato della pubblicità mobile grazie agli effetti di scala dei loro network. La mossa di Facebook di incorporare news e altri interessi nella sua gamma di attività probabilmente sposterà il traffico e i volumi installati da altre app». Via Business People
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