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L’IT diventa Bimodale, e anche al marketing non farebbe male!
Di Gianluigi Zarantonello (del 13/04/2015 @ 09:00:00, in Digitale, linkato 2153 volte)

Recentemente sono stato all’evento italiano di Gartner, dal titolo significativo “From E-business to D-business: How to Realize, Build and Optimize Digital Opportunities“, dove ho sentito interventi di ottimo livello che mi hanno confermato gli spunti che avevo recentemente sentito al SAP Executive Summit sulla profonda trasformazione in corso nelle aziende grazie alle nuove tecnologie.

L’IT deve imparare ad essere bimodale

Gli analisti di Gartner da tempo hanno iniziato a dire che l’IT deve diventare Bimodal, ossia deve essere in grado sia di continuare a garantire le attività core, con un approccio progettuale tradizionale, sia affrontare le nuove sfide del digitale aprendosi a logiche di sviluppo di tipoAgile (e non solo) e più business oriented.

Bimodal IT

I due IT a confronto

Il rischio altrimenti è quello di restare fuori dal processo di innovazione e dai relativi budget, secondo quanto detto al convegno già oggi infatti un 38% di spesa sulle tecnologie non nelle competenze IT tradizionali e si stima che possa arrivare al 50% nel 2017.

Ma il tema è solo l’IT?

Ma se Bimodal vuol dire anche convergenza tra chi si occupa di tecnologia e le line of business alloraforse non è solo un tema di IT.

Immagine tratta da http://www.marketingprofs.com/

Immagine tratta da http://www.marketingprofs.com/

Per esempio in un panel dell’evento, dedicato alle tematiche HR, mi è piaciuto molto il commento del professor Emanuele Borgonovo, della Sda Bocconi, che ha evidenziato come sempre più imanager debbano sapere capire i dati ma anche conoscere da dove vengono. Qualcosa di cui avevo parlato recentemente anche io a proposito della consapevolezza come elemento importante della digital transformation.
 I modi di affrontare il tema organizzativamente possono essere diversi, passando sicuramente perfigure di collegamento come il Chief Digital Officer o il Chief Marketing Technologist, ma in ogni caso non padroneggiare la tecnologia è come non conoscere un fondamentale che riguarda tutti.
 

Marketer bimodali

Quasi un anno fa avevo postato questa infografica con il relativo commento, che mi sembra molto efficace anche oggi.

The modern Marketer

 Questo fenomeno di convergenza, che deriva fondamentalmente dal fatto che ormai la tecnologia è pervasiva, inizia a fare pressione anche sul mondo del business con un’urgenza che non è molto lontana da quella del comparto IT.
 
Il tempo di un maketing dedicato solo all’aspetto creativo e visivo è ormai alla fine, perché altri fattori si affiancano (senza sostituirlo!) al tema estetico e comunicativo fine a se stesso.
 

Non importa che tu sia IT o Marketer, inizia a correre!

Alla fine io credo che alla lunga discutere delle separazioni fra chi fa tecnologia e chi fa business sia abbastanza ozioso, in modi che varieranno a seconda delle company e della loro cultura interna arriverà un momento in cui due mondi troveranno una conciliazione. Ma bisogna intanto non perdere il treno delle opportunità!
 
Bisogna correre assieme! (immagine tratta da http://saltandlightmin.org/)

Bisogna correre assieme! (immagine tratta da http://saltandlightmin.org/)

 
Per farlo, come titola un report che sto leggendo sulle nuove metodologie di progetto, serve un passaggio dalla cultura “Me” a quella “We”, perché oggi nessuna funzione aziendale può farcela da sola a cavalcare la disruption causata da questi nuovi fattori senza collaborare con le altre.
Attenzione, non basta solo dotarsi di software collaborativi per fare questo! Ricordatevi infatti che il digitale non salva il mondo da solo, ma il cambiamento deve essere diffuso, pensato e guidato.