Lo shopping mobile è sempre più diffuso e attira l’attenzione di sempre maggiori quote di utenti. Secondo dati e-Marketer più di 150 milioni di persone in America hanno utilizzato nel 2014 un dispositivo mobile per fare ricerche, navigare o confrontare prodotti, nello specifico il 79% degli utenti smartphone e l’86% degli utenti tablet.
Eppure, rileva la stessa società, meno di sette clienti mobile su dieci fa un acquisto dal proprio dispositivo. E, ancora, se quasi otto persone su dieci hanno fatto shopping su tablet, solo la metà dei consumatori via smartphone ha fatto lo stesso. Ciò dimostra che anche se i tablet sono meno diffusi nella popolazione rispetto agli smartphone, tali utenti sono più propensi a fare acquisti sui loro dispositivi, e sono generalmente più ben disposti ad acquistare e a spendere. I tablet rappresentato il 65,8% del totale delle vendite al dettaglio degli Stati Uniti per il comparto del mobile commerce lo scorso anno, dicono le stime di eMarketer, contro il 32% via smartphone. Quando si tratta di comportamenti di acquisto digitali, insomma, gli utenti tablet si comportano più come gli utenti desktop e tendono ad avere comportamenti “poco mobile” e più simili all’uso del pc: tipicamente sono a casa, con del tempo a disposizione per valutare attentamente gli acquisti. I compratori via smartphone esplorano i prodotti in mobilità ma poi passano ad altri canali per completare gli acquisti.
I dati di e-Marketer non sono gli unici a rappresentare un panorama del genere: nel mese di settembre 2014, comScore ha riferito i risultati che supportano la tendenza delle persone a fare attività legate allo shopping via mobile, ma non necessariamente ad acquistare attraverso questo canale. E anche secondo recenti dati MarketLive quasi il 56% del traffico verso i siti di vendita al dettaglio è venuto da fonti non mobili. Infine IBM: nelle passate feste di Natale le vendite tablet hanno rappresentato il 18,4% delle vendite online con gli smartphone fermi al 16,3 % e anche il desktop, secondo i numeri IBM, non è morto. Il traffico registrato da PC Desktop, infatti, ha rappresentato il 42,6% del totale e ben il 65,2% di tutte le vendite online. Inoltre, i consumatori hanno speso più soldi comprando dai propri desktop con un valore medio degli ordini di 107,72 dollari rispetto agli 88 dollari spesi da dispositivi mobili, con una differenza pari al 21,4%.
Il moltiplicarsi di analisi di questo tipo dimostra che il tema del mobile shopping, e del commercio online in generale, è al centro delle attenzioni dei marketer che sono sempre più alla ricerca di strumenti per comprendere il comportamento di acquisto delle persone sui vari device a loro disposizione. Uno sforzo non da poco che, secondo alcuni, potrà trovare risposta nell’approfondita conoscenza del percorso di acquisto che porta al sospirato click sul tasto “compra”.
Via Tech Economy