\\ : Articolo : Stampa
Boston partecipativa
Di Altri Autori (del 02/12/2014 @ 07:09:22, in Tecnologie, linkato 1527 volte)

Secondo il Pew Research Center il 90% degli americani usa il proprio smartphone per qualsiasi tipo di comunicazione, sia privata, sia pubblica. Grazie a tali dati i funzionari governativi hanno capito che proprio tramite la velocità delle comunicazioni via mobile i residenti erano in grado di mettersi in contatto con i vari operatori urbani. Città, quindi, come Atlanta, Philadelphia e Chicago stanno tentando di attingere alle potenzialità tecnologiche e alle varie app per ristabilire e creare un rapporto co-partecipativo con i cittadini.

In questa rete di stategiche esplorazioni e scoperte, Boston pare sia la metropoli più smart, tecnologicamente adulta. Citizen’s Connect, infatti, è un’applicazione municipale approvata e sostenuta dal sindaco che funziona come una sorta di numero verde, disponibile 24 ore su 24, attraverso cui i residenti possono segnalare problemi come buche, graffiti abusivi, semafori malfuzionanti, segnaletica stradale inesistente, incidenti che mettono in pericolo la vita urbana. Gli utenti, attraverso l’applicazione (sia per Android sia per IOS), scattano una foto e la inviano al centro di monitoraggio che codifica la posizione e manda soccorsi. Oltre all’utilizzo della app è possibile usare il servizio via web e comunicare via chat con un operatore. La risposta è garantita. Per facilitare le operazioni, infatti, il comune ha assunto una serie di City Workers che aiutano gli impiegati municipali a raccogliere data e vigilare costantemente sulle varie attività.

Citizen’s Connect è stata sviluppata dal team di Nigel Jacob, co-presidente del Dipartimento di New Urban Mechanics: una sorta di una società di consulenza digitale strettamente legata al comune che ha l’obiettivo di instaurare relazioni solide e di fiducia con i cittadini, al fine di scoprire quali sono i reali bisogni di ogni individuo e come la partecipazione attiva dei residenti possa sviluppare e migliorare l’efficienza urbana. Con questa iniziativa, quindi, Boston, si è aggiudicata il titolo di città “tech savy” e presa dall’entusiasmo dei risultati positivi ottenuti, ha recentemente istituito Darg (Design Action Reserach with Government), una sorta di laboratorio di ricerca che si avvale di tecnologie civiche per migliorare la sicurezza cittadina. Per tale progetto il comune di Boston ha collaborato con Eric Gordon, direttore del Game Engagement Laboratory dell’Emerson College, che esamina come i giochi e social media possono influenzare la vita urbana. Attraverso Darg, il team di Gordon analizzerà i vari sistemi messi a disposizione dal comune per capire quale comportamento civico ha bisogno di un cambiamento radicale e quali sono gli strumenti migliori per raggiungere tale scopo. “E’ tutta una questione di porre le domande giuste prima di distribuire una applicazione civica, in modo che l’attenzione, non tanto sul successo assoluto o il fallimento, sul trovare un sistema e un meccanismo che i residenti possano usare”, ha detto Gordon in un comunicato pubblicato sul sito del comune. Per essere più efficaci in questa ricerca Darg ha promosso “Via Cred”, un’applicazione che misura l’ impegno civico degli utenti in base a un sistema di punteggi che vengono dati secondo la loro partecipazione al benessere urbano.

Via IlSole24Ore.com