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Classifiche musicali, ora vale anche lo streaming
Di Altri Autori (del 02/09/2014 @ 07:40:12, in Media, linkato 1503 volte)

Cambia il sistema di rilevamento dei singoli digitali più venduti ogni settimana in Italia. L’ha annunciato la Federazione industria musicale italiana, che se ne occupa attraverso la società di ricerche di consumo Gfk. E così, da settembre insieme ai classici download, anche lo streaming avrà un suo forte peso nel decretare i pezzi più ascoltati nella Penisola: cento streaming conteranno come un download.

Il nuovo sistema misto rappresenta “un modo per tenere le classifiche al passo con l’evoluzione d’ascolto dei consumatori”, assicura la Fimi. L’operazione sottolineerà così le preferenze dei ragazzi di 16-24 anni che, incollati ai loro smartphone e tablet, fanno delle librerie musicali online come Spotify, Tim music e Deezer il loro nuovo impianto stereo in movimento.

“Il primo semestre del 2014 ha proposto risultati in crescita rispetto all’anno precedente. Ma per la prima volta lo streaming, tra audio e video, è cresciuto del 95%, ha superato il download (sceso del 18%) e rappresenta, oggi, il 55% dei ricavi del digitale, rispetto al 34% del 2013” dicono dalla Fimi. Complessivamente lo streaming ha generato 12,6 milioni di euro, contro i 9,8 milioni del download. E con lo streaming audio è lievitato anche quello video: tra YouTube e Vevo, il segno più è del 72%, con un fatturato di quasi 7 milioni di euro.

Via Quo Media