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Electronic Arts offre su Xbox One i suoi titoli pił belli a 5 dollari al mese. Anche i videogiochi sono in abbonamento?
Di Altri Autori (del 31/07/2014 @ 07:19:40, in Mercati, linkato 1789 volte)

Sembrerebbe proprio che ora tocchi ai videogiochi. Dopo musica, film, software e libri l'offerta in abbonamento sta prendendo le misure di un'altra industria, quella del gaming. I pionieri sono Electronic Arts (uno dei primi cinque publisher al mondo) che ha lanciato un servizio di sottoscrizione a cinque dollari al mese o 30 all'anno. Per questa cifra (e per ora solo su Xbox One e solo negli Usa) i giocatori potranno accedere a una serie di titoli e giocarli fin quando non scade l'abbonamento. Non ci saranno restrizioni, fanno sapere da Ea aggiungendo che il servizio si chiamerà Ea Access. Attualmente è in fase Beta e offre quattro giochi FIFA 14, Madden NFL 25, Peggle 2 e Battlefield 4, insomma praticamente il meglio della collezione di Ea. Inoltre gli abbonati potranno provare in anteprima giochi in uscita cinque giorni prima del lancio. Nulla si sa sugli sviluppi futuri di questa iniziativa, se per esempio verrà estesa a tutta la collezione o se comprenderà anche i nuovi titoli al momento del lancio (difficile...ndr). Di certo si sa che il modello sarà presto seguito anche da altri publisher magari interessati a raccogliere qualche soldo dai vecchi best seller. In qualche modo la soluzione di Ea potrebbe essere una risposta per contrastare il mercato dell'usato. Ricordiamo che proprio Microsoft detentrice di questa esclusiva con Ea in un primo momento aveva proposto e poi subito ritirato soluzioni di lucchetto digitale che avevano fatto infuriare i fan.

Abbonamento vs Download

Allargando lo sguardo la scelta di Ea è l'indizio di un nuovo modello di distribuzione dei contenuti digitali che in qualche modo sta togliendo spazio alla vendita al dettaglio (per così dire) rappresentata dall'ormai download. Playstation lancia domani negli Usa l' open beta di Playstation Now il suo servizio di videogame in streaming. Qui il comunicato. Qualche segnale in questa direzione arriva dall'industria musicale che sta sperimentando con successo lo streaming come propria tecnologia di riferimento. Tuttavia, sostengono gli analisti, non assisteremo a fenomeni di cannibalizzazione tra modelli di business differenti. Si va verso una convivenza tra consumatori digitali differenti. Da una parte i collezionisti più legati al possesso del bene fisico e dall'altra chi bada alla fruizione massiva di contenuti senza troppi sentimentalismi (quando l'abbonamento scade si perde tutto...). Più realisticamente si troverà modalità di offerte di contenuti in grado di contemplare entrambe le esigenze. C'è anche chi si è domandato a quanto l'all-you-can- eat delle digitale. Giornate dedicate all'abboffata di contenuti del tipo 24 ore per ingozzarsi di tutto. Naturalmente a prezzi modici.

I nuovi modelli di business del gaming

L'iniziativa di Ea arriva in ogni caso in un momento di grande trasformazione di questa industria. La distribuzione digitale sta neanche tanto lentamente prendendo il sopravvento su quella fisica (negozi, catene specializzate come GameStop o grandi store). Il mobile rappresenta il settore emergente e più interessante. Sulle console si concentrano pochi giochi con budget milionari in grado di garantire incassi stellari. Per quanto poi attiene al modello di business, il videogioco si sta configurando sempre di più come un servizio. Il boom del free-to-play, ovvero app ludiche che appaiono gratuite ai consumatori e che invece richiedono acquisti successivi per poter continuare a giocare ne è un esempio. E molto interessante sotto questo aspetto sarà misurare l'impatto di Destiny, un giocone fantascientifico di Activision che vuole fondere insieme le logiche economiche dei mmo multiplayer online game (mmo) al successo di genere dei first person shooter. Il nuovo titolo in uscita a settembre punta a essere una esperienza di gioco eccezionalmente longeva. L'avventura spaziale si andrà componendo nel tempo con nuovi missioni e nuove possibilità di personalizzazione del personaggio. Obiettivo è quello di non mollare la comunity di giocatori appassionati al titolo, offrendo nuovi giochi all'interno del gioco. Con efficaci economie di scale da parte dell'editore. Il tutto, naturalmente, a pagamento.

Via IlSole24Ore.com