In Italia i pagamenti elettronici continuano ad essere poco utilizzati. Nel 2012 il valore del transato con carta rappresenta solo il 15% sul valore complessivo dei consumi degli italiani, mentre nel resto dell’Europa (EU17) raggiunge il 22%, fino ad arrivare al 31% per i “Big” (Francia, Germania, Spagna, UK) e al 46% per i top performer (Danimarca, Svezia e Finlandia). Solo un italiano su tre utilizza la propria carta per pagare online o presso gli esercizi fisici (stima Osservatorio Mobile Payment & Commerce su dati survey Doxa). I 20 milioni di italiani che utilizzano la carta per pagare transano con questo strumento mediamente il 45% dei loro consumi, in linea quindi con quanto avviene nella media dei top perfomer europei. Questi dati mostrano che gli italiani che si sono “fidati” ad utilizzare la propria carta per fare acquisti lo continuano a fare. Tuttavia il valore medio dello scontrino con carta è di 75 euro (rispetto ai 51 euro dello scontrino medio dell’Europa) a dimostrazione del fatto che la carta non viene utilizzata per gli acquisti quotidiani.
In alternativa alla carta di pagamento gli italiani prediligono i pagamenti in contanti: per ogni euro pagato in contanti, gli italiani spendono solo 0,35 euro con carta mentre i top performer europei arrivano a spendere 2,86 euro. Il contante ha un costo per il Sistema Paese, stimato dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce in collaborazione con Cartasi, di 9,4 miliardi di euro suddivisi tra banche, esercenti e consumatori, senza calcolare l’evasione fiscale che troppo spesso è associata ai pagamenti in contanti. Tali costi potrebbero essere notevolmente ridotti se gli italiani utilizzassero maggiormente strumenti alternativi al contante.
Questi dati mostrano chiaramente la necessità del Sistema Paese di rendere più efficienti i pagamenti, riducendo costi legati alla sicurezza, al trasporto, al conteggio, etc. Per una maggior diffusione dei pagamenti elettronici è necessario muoversi su due direzioni: da un lato abituare gli italiani a fidarsi ad utilizzare la carta per i loro pagamenti e spingere i 20 milioni di coloro che già lo fanno ad utilizzarla ancora più spesso; dall’altro abituare anche gli esercenti ad accettare questi strumenti. In questa direzione negli ultimi due anni si sono viste le prime iniziative del Governo (accettazione dei pagamenti elettronici da parte della PA e degli esercenti) anche se ancora molto rimane da fare per trasformare un “obbligo” in reale utilizzo, magari attraverso i giusti incentivi.
Oltre alle iniziative del Governo, che per loro natura richiedono tempi più lunghi di implementazione, si muovono le innovazioni che stanno caratterizzando il panorama dei pagamenti: contactless e Mobile Payment per abituare i consumatori e Mobile POS per allargare gli esercenti che accettano pagamenti elettronici.
Gli italiani da sempre sono degli utilizzatori di telefoni cellulari evoluti e forse proprio il telefono cellulare, così comodo e sempre a portata di mano, potrà aiutare gli italiani ad abituarsi ai pagamenti elettronici generando un circolo virtuoso che spingerà poi anche gli esercenti ad utilizzare questi sistemi. Se il pagamento fosse arricchito da una serie di funzionalità in grado di rendere più appeal il processo di acquisto, la fase di pagamento potrebbe essere vissuta con meno fastidio da parte dei consumatori. Il Mobile Wallet si muove proprio in questa direzione: trasformare il telefono cellulare nel portafoglio con coupon, carte fedeltà, carte d’identità, etc.
Via Agenda Digitale