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Google: advertising mobile basato su rumori e condizioni ambientali
Di Altri Autori (del 26/03/2012 @ 07:29:58, in Advertising, linkato 3057 volte)

L’advertising mobile è in una fase di forte crescita e attira forti investimenti da parte dei maggiori player del settore, che lottano soprattutto per offrire servizi sempre più in linea con la modalità di comunicazione, personalizzati in base ai dati del consumatore ed adatti al contesto ed al momento di recezione.

Google, proprio al fine di incrementare la rilevanza e la personalizzazione degli annunci, starebbe sviluppando una tecnologia che sfrutta i rumori di sfondo e altre condizioni ambientali per offrire mobile ads maggiormente adatti alla situazione.

La società ha ottenuto un brevetto per “advertising basato sulle condizioni ambientali”. Il documento relativo al brevetto recita: “Un web browser o un motore di ricerca localizzato dove si trova l’utente potrebbe ottenere informazioni dai sensori sull’ambiente (es. temperatura, umidità, luce, suono, composizione dell’aria). Gli inserzionisti potrebbero specificare che gli annunci vengano mostrati agli utenti in ambienti che corrispondono a certi criteri.”

I fattori ambientali, inoltre, potrebbero essere utilizzati sia in modo indipendente che integrati con altre informazioni come la ricerca per parole chiave.

Tra gli esempi di applicazioni di questa tipologia di tecnologia, Google inserisce: l’invio di ads sui condizionatori d’aria a persone in ambienti con temperatura al di sopra di quella stabilità dall’inserzionista o di spot su abbigliamento pesante quando la temperatura è, al contrario, molto bassa. Il nuovo brevetto potrebbe utilizzare il rilevamento del rumore del traffico e la posizione dell’utente per inviare ads di servizi informativi sulla viabilità stradale. O dal rumore ambientale di uno stadio, il sistema potrebbe dedurre, in base all’elenco degli eventi in corso, di quale sport si tratti ed inviare ads interessanti per un fan dello stesso.

Le applicazioni possibili sono davvero molte e puntano essenzialmente a utilizzare in modo integrato le informazione ricavate dall’ambiente e dall’utilizzo dei device da parte degli utenti per offrire servi di adversiting più soddisfacenti e targettizzati per gli inserzionisti ed utili per i consumatori.

Via Tech Economy