\\ : Articolo : Stampa
La sindrome Microsoft
Di Matteo B. (del 08/09/2005 @ 07:16:35, in Internet, linkato 1819 volte)

Navigando un pò su internet mi sono imbattuto in questo articolo. Google alla lunga con la sua iperattività e onnipresenza rischia di diventare antipatico???

http://www.repubblica.it/2005/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/affin3/google/google.html

Tutti a caccia di Google. Dopo un agosto a dir poco movimentato, ora è lui il ricercato numero uno, un paradosso per il motore di ricerca più usato del Web. E digitandovi la stessa parola "google", in una frazione di secondo compaiono 244 milioni di risultati. Ma non basta per rispondere alla domanda su cui tutti gli analisti si arrovellano da settimane: quali sono i piani dell'imprevedibile società di Mountain View, California?
L'estate non sembrava iniziata bene. Giungeva prima di Ferragosto l'annuncio della sospensione di Google Print, la progettata biblioteca universale on line, che tanto aveva fatto parlare di sé nei mesi passati, rivelando la megalomania della società californiana. Troppe diffidenze da parte dell'industria editoriale. Poi arriva d'un baleno il 18 agosto: Google mette in vendita un'altra mole di azioni, per un totale di 14.159.265, al prezzo di chiusura del giorno prima, 285,10 dollari ciascuna. Calcolatrice alla mano, significa un incasso di oltre 4 miliardi di dollari, da sommare ai 3 miliardi cash già disponibili alla fine di giugno. Non male: certo, Microsoft di dollari cash ne ha 37,7 miliardi, ma Yahoo 3,4. Intanto il valore di mercato di Google arriva a più del doppio di quello di General Motors.

È lunedì 22 agosto quando viene presentato Google Desktop 2, la versione aggiornata dell'applicazione che personalizza la fruizione dei dati immagazzinati nel computer, rendendoli meglio accessibili e aprendo una serie di finestre che permettono l'aggiornamento in tempo reale delle informazioni desiderate (come news, meteo o nuovi messaggi di posta). Ma è il 24 agosto che Google sembra dare credito alle illazioni più allettanti: viene infatti lanciato il prodotto Google Talk che segna l'ingresso della società nel mondo dello instant-messaging, o IM, cioè il sistema di comunicazione integrata, sempre più diffuso tra i giovani, che fonde le caratteristiche della e-mail con quelle della chat, forte pure di una prerogativa fondamentale: la viva voce attraverso il VoIP, ovvero il Voice over Internet Protocol (basta avere un microfono con altoparlante collegato al computer).
La torta di questo enorme business è già saldamente spartita tra America On Line, Microsoft e Yahoo.
Per il momento Google Talk è il vaso di coccio tra vasi di ferro. Ma quel che conta in prospettiva è il senso dell'operazione: Google si configura sempre più come un sistema operativo ombra, genio totalizzante del nostro monitor, che plasma e coordina tanto le funzioni di archiviazione e ricerca delle informazioni quanto quelle di comunicazione col mondo esterno, via voce o via testo. Non è poco: la "svolta telefonica" ne sarebbe la chiave di volta. La telefonia posiziona Google anche lungo la scia di società leader nell'ambito Voice over Internet, come Vonage o Skype. Ma non riesce difficile, a questo punto, dare credito ai rumors sull'acquisto di miglia e miglia di fibra ottica, in vista di una propria rete wi-fi, che alcuni hanno già battezzato "the GoogleNet".