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Il Web da cellulare? È ancora deludente
Di Altri Autori (del 14/09/2011 @ 07:07:41, in Mobile, linkato 1718 volte)

Fino a ieri c’era il cellulare, buono solo per telefonare, mandare messaggi e – tutt’al più – scattare foto. Poi venne lo smartphone e l’utente medio capì che poteva chiedere molto, molto di più al suo prezioso alleato digitale.

Già, ma quanto di più? Forse un po’ troppo. Una ricerca condotta da Compuware, società che si occupa di soluzioni It aziendali, rivela che le aspettative degli utenti rispetto alla nuova generazione di dispositivi mobili sono forse superiori alle reali opportunità.

Lo studio, intitolato What Users Want from Mobile, ovvero Cosa vogliono gli utenti dalla mobilità, mette in luce un dato su tutti: l’esperienza Web in mobilità non è ancora paragonabile a quella offerta sul PC.

È soprattutto sul piano prestazionale che gli utenti si dichiarano poco soddisfatti: quasi la metà degli intervistati (il 46%) rivela infatti di accedere molto più lentamente al Web dai propri telefonini.

Una vera delusione, considerato che chi si avvicina al mondo dei cellulari di nuova generazione lo fa con ben altre speranze: quasi il 60% degli utenti dichiara di aspettarsi di accedere a un sito dal proprio dispositivo mobile in tre secondi o meno e il 74% di essi sono disposti ad aspettare 5 secondi (o meno) per l’apertura di una pagina web, prima di abbandonare il sito.

Non va meglio sul versante delle applicazioni: il 50% di chi le usa è disposto ad attendere solo 5 secondi prima di mollare il colpo.

La colpa, se di colpa si può parlare, non è ovviamente solo dei dispositivi in quanto tali, ma di tutto l’ecosistema della mobilità che comprende al suo interno le reti e le strategie aziendali. Su quest’ultimo fronte, in particolare, c’è in molti casi una scarsa consapevolezza dei rischi cui vanno incontro le società che trascurano la loro “vetrina mobile”.

Gli utenti, sottolinea la ricerca, non sono disposti ad accedere per due volte consecutive a un sito (il 78%) o a un’applicazione (ben l’80%) che non funzionino al primo colpo sul proprio smartphone; in quel caso, un terzo di loro andrà sul sito di un concorrente.

di Roberto Catania su Panorama.it