Forrester disegna il futuro del cloud
Sony, Apple, Amazon. E poi Google. I servizi di cloud computing per i consumatori sviluppati recentemente dai più importanti attori del settore tecnologico hanno aperto una nuova era informatica, quella del personal computing. Secondo Forrester, entro il 2016 il mercato specifico varrà 12 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, con 196 milioni di utenti dotati della propria ‘nuvola’, 97 milioni dei quali a pagamento.
Una giungla in cui gli utenti e le aziende dovranno districarsi al meglio e in fretta, per non perdere potenziali affari. Una selva fatta di uno spazio personale sempre a disposizione sul web, archivio immateriale per contenuti ludici o di lavoro, da fruire su ogni dispositivo dai pc fino agli smartphone, purché connesso a internet. Lo studio di Forrester immagina un futuro prossimo dominato da sistemi cloud costruiti attorno agli attuali servizi di e-mail, attraverso cui gli internauti gestiranno i propri materiali. Gmail e Google Apps lavoreranno in simbiosi per archiviare lettere digitali, foto, video, documenti di testo e, forse, canzoni. Così faranno anche Hotmail e Yahoo!. Probabile che iCloud di Apple, per ora lanciato come archivio puro legato a iTunes, integrerà poi altri servizi gestionali della Mela.
Il personal computing premierà le strutture a filiera, le aziende capaci di inglobare tutte le funzioni sulla base di sistemi operativi o servizi propri. Amazon dovrebbe quindi pagare dazio, rimanendo però attore chiave nel mondo dell’e-commerce. Mentre le grandi industrie si daranno battaglia per dominare la nuova evoluzione della rete.
Via Quo Media
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