Eccoci di ritorno dopo una più che necessaria pausa estiva!
In questi primi giorni stavo ricapitolando dunque vari progetti aperti sui social media e mi ponenvo un quesito: in Italia oltre a Facebook, per uso consumer e non professionale, quali sono i servizi online realmente diffusi e utilizzati attivamente (su questo ho creato anche un sondaggio su Linkedin)?
Preciso che per uso attivo intendo quelle attività dove c’è una reale partecipazione e produzione di contenuti, oltre alla fruizione di quelli creati da altri. Questa distinzione non è oziosa, per esempio nel caso di YouTube c’è una bella differenza fra chi guarda i video e che invece li crea e li pubblica. Inoltre in questo discorso sto riflettendo solo sugli usi privati, generalisti e legati al tempo libero di persone non addette ai lavori.
In altri paesi, nella mia percezione almeno, strumenti come Twitter sono generalisti e di larga diffusione mentre in Italia sono ancora legati a mondi professionali o di interesse molto specifici. Anche la crescita notevole del mobile surfing sembra però muoversi sopratutto attorno alla sfera di Facebook o a servizi “classici” come la mail.
Più vivace è la scena dei blog tematici (fashion, tecnologia) mentre ormai l’utilizzo degli strumenti mediali moderni rende meno attrattivo il blog come diario personale.
C’è da dire che questa situazione di limitato utilizzo generalista e ludico non deve essere un freno all’utilizzo del social media marketing, anzi la specializzazione dei vari strumenticostituisce un’ottima occasione per raggiungere determinati pubblici sulla base di una corretta strategia e selezione del target, senza contare la rapida evoluzione di questi fenomeni.
Mi piacerebbe però conoscere la vostra opinione, a parte Facebook gli altri social in Italia sono usati in modo attivo, anche fuori da argomenti tematici e professionali? Ossia dove commentereste l’ultimo film visto o condividereste le portate della cena appena conclusa?
Gianluigi Zarantonello via http://internetmanagerblog.com/